Nuove proteine nella patogenesi della depressione
ROBERTO COLONNA
NOTE E NOTIZIE - Anno XVIII – 17 aprile 2021.
Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org
della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia).
Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società,
la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici
selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste
e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.
[Tipologia del testo: RECENSIONE]
La depressione, considerando tutte le forme cliniche
dal disturbo depressivo maggiore agli stati di basso tono dell’umore associato
a stress, frustrazione e perdita, passando per le fasi depressive dei
due gradi di disturbo bipolare, riguarda un numero di persone molto elevato e
in continua crescita in tutto il mondo. A dispetto dei record di prescrizione e
vendita – in molti paesi anche senza prescrizione medica specialistica – i farmaci
antidepressivi, in particolare gli SSRI e alcune classi farmacologiche minori,
risultano efficaci solo in una parte dei pazienti, particolarmente di sesso
femminile, mentre fanno registrare effetti parziali e incostanti in una quota
considerevole di uomini depressi. Inoltre, le terapie con i migliori esiti non
sono esclusivamente farmacologiche ma si basano sulla combinazione di più
approcci (psicoterapia, tecniche di rilassamento, istituzione di regimi
stimolanti di esercizio motorio in compagnia, danza, ecc.) scelti in base alle
indicazioni emerse dallo studio del paziente e alla sua compliance.
È importante per tali ragioni il prosieguo degli
studi volti alla conoscenza in modo molto più dettagliato e definito della
neurobiologia di questa condizione e allo scopo di comprendere i meccanismi
molecolari dell’eziopatogenesi.
Thomas S. Wingo e colleghi,
allo scopo di identificare nuovi bersagli per il trattamento farmacologico,
hanno condotto un’analisi genomica GWAS (genome
wide association study) sulla depressione per realizzare
uno studio di associazione esteso a tutto il proteoma, seguito da
randomizzazione mendeliana. L’articolazione della sperimentazione ha consentito
di ottenere risultati di interesse rilevante.
(Wingo T.
S. et al., Brain proteome-wide association study implicates novel
proteins in depression pathogenesis. Nature
Neuroscience –Epub ahead of print doi: 10.1038/s41593-021-00832-6, 2021).
La provenienza degli autori è la seguente: Department
of Psychiatry, Emory University School of Medicine, Atlanta GA (USA); Department
of Neurology, Emory University School of Medicine, Atlanta GA (USA); Department
of Human Genetics, Emory University School of Medicine, Atlanta GA (USA); Department
of Biochemistry, Emory University School of Medicine, Atlanta GA (USA); McLean Hospital,
Harvard Medical School, Belmont, MA (USA); Banner Sun Health Research
Institute, Sun City, AZ (USA); Banner’s Alzheimer Institute, Arizona State
University and University of Arizona, Phoenix, AZ (USA).
Lo studio è stato condotto su 376 proteomi e gli
autori sono riusciti ad identificare 19 geni coerenti con la causalità depressiva.
I ricercatori hanno replicato 9 di questi geni usando uno studio GWAS sulla
depressione indipendente, derivato da un altro set di dati proteomici umani,
per un totale di 152 proteomi. Undici dei 19 geni avevano livelli cis-regolati
di mRNA associati alla depressione, sulla base dell’integrazione dei GWAS della
depressione con trascrittomi dei cervelli umani (N = 888). Mediante metanalisi
sono state identificate 25 proteine causali della depressione, 20 delle quali
non erano state implicate in questa patologia in nessuno studio precedente
mediante GWAS.
Su questa base si potranno concepire nuovi farmaci
antidepressivi, oltre che nuovi test diagnostici.
L’autore della nota ringrazia la dottoressa Isabella
Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura degli scritti di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del
sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).
Roberto
Colonna
BM&L-17 aprile 2021
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